LA MANO NELL’ARTE

La mano nell’arte :

La mano è lo strumento con cui gli artisti compongono le loro opere d’arte. È all’origine di tutte le sue manifestazioni. Non contento delle sue missioni artistiche, cerca di imporsi nel paesaggio plastico di tutti i tempi. Soggetto, oggetto, materiale, traccia, strumento, si invita nella scena artistica con tutte le sue sfaccettature.

La plastica è un esercizio di stile per pittori e scultori. Infatti, un dipinto può essere rovinato se le mani non sono abbastanza anatomiche e precise. In passato, gli studenti prendevano lezioni di disegno anatomico alle Beaux-Arts e si studiava la mano.

 

La mano può essere tenera, dura, arrabbiata o severa con un pugno alzato, esprime molte emozioni. È espressivo. La mano trasmette messaggi in codice secondo la sua posizione con le dita. È loquace e fa discorsi dotti: il linguaggio dei segni ne è un esempio.

 

In questo articolo vedremo le diverse posizioni che la mano occupa nella scena artistica.

La mano come strumento:

L’uomo preistorico ha inciso delle mani sulle pareti delle grotte. Le mani sulle pareti della grotta sono applicate in varie tecniche. La stragrande maggioranza sono mani negative che appaiono nel mezzo di un alone di colore. Ci sono anche mani positive, che ricordano le stampe a colori che tutti hanno fatto da bambini. L’ultima e più rara tecnica utilizzata è quella della mano incisa nella roccia. La mano è uno strumento.

Gabriel Orozco, artista messicano, “Le mie mani sono il mio cuore”. L’arte è una forma di massaggio cardiaco, essenziale per rimanere in vita: la forma rilasciata dall’argilla con le mani ha una forma di cuore.

La mano come simbolo:

Tra gli ebrei, la Hamsa è un simbolo che allontana le forze del male.

La mano di Fatima, dal nome della figlia preferita del profeta Maometto, simboleggia il posto delle donne nella tradizione ed è un talismano che si suppone allontani il male. La mano diventa un simbolo e designa qualcosa di diverso da se stessa. È spesso stilizzato e ornato.

La mano come segno:

La mano (dal latino: manus, “lato del corpo1 “) è l’organo effettore prensile situato all’estremità dell’avambraccio e collegato ad esso dal polso. È un organo capace di afferrare e manipolare oggetti. Negli esseri umani, la mano è un organo estremamente sviluppato e importante, con una gamma molto ampia di azioni. È anche dotato di significati ed è capace di comunicare, si pensi al linguaggio dei segni degli audiolesi.

Nell’arte bizantina le posizioni delle mani dei santi e della Vergine o di Cristo avevano diversi significati. Le mani alzate verso l’alto o unite davanti al corpo sono usate dai credenti per assumere una postura di preghiera.

Il Cristo Pantocratore è una rappresentazione favorita nell’arte bizantina che mostra Cristo in forma di busto, tenendo il libro delle Sacre Scritture nella mano sinistra e alzando la mano destra in un gesto di insegnamento codificato che invita alla vita eterna.

La mano come soggetto:

Escher, un grande illusionista, disegna una mano che tiene una palla riflettente.

Parmesan farà il suo autoritratto con la sua mano in primo piano per mostrare la sua importanza

La mano come dettaglio:

Mani in preghiera, di Albrecht Dürer (1508). L’artista fa uno studio rigoroso delle mani tenute in preghiera.

Leonardo da Vinci ha anche studiato le parti che formano le mani con il loro volume, le ombre e la luce.

Michelangelo, nella Creazione di Adamo, dipingerà mani che sono diventate famose per una marca di caffè.

Géricault nel 1818 fece un altro studio di mani e piedi in modo realistico.

Rodin ha immortalato la mano di un pianista: possiamo vedere chiaramente la nota che il musicista sta suonando.

La mano come testimone:

Le mani fotografate da Jean-Philippe Beux non mostrano solo deformazioni professionali. Proprio come la fotografia, sono il riflesso dei nostri caratteri, della nostra storia, delle nostre vite. Contengono sia il nostro passato che la proiezione del nostro f…

La mano come materiale:

Choi Xoo-Ang, mani per formare le ali di un angelo

La mano come monumento:

Louis Blanc, fotografo che mostra sculture fatte con le mani: (grazie al nostro collega Iatice di Lione, Patrick Orsini che ha indicato questo riferimento)

La mano come scala:

Più tardi, César farà una scultura gigantesca del pollice con un grande cambiamento di scala:

Mario Irarrázabal. con le sue mani gigantesche, un artista cileno che cerca l’eccesso.

Christine Lucas, in Alice, mostra anche una gigantesca scultura di una mano di donna che emerge da un monumento in Spagna:

Liu Bolin fa un pugno gigante. Questa statua, alta 3,60 m e pesante più di 7 tonnellate, è stata esposta a fine marzo nella navata del Grand Palais, nell’ambito della mostra Art Paris, di cui la Cina è l’ospite d’onore.

La mano come memoria e tempo:

Giuseppe Penone installa mani di bronzo su alberi che continuano a crescere, rivelando così le tracce della sua presenza nella corteccia.

La mano come supporto:

La mano come supporto per effetti iperrealistici: Guido Daniele

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